Valorizzazione del know-how aziendale e Patent Box: evoluzione organizzativa e beneficio competitivo
Il Patent Box è un’agevolazione sulla tassazione dei redditi derivati dall’uso delle «opere di ingegno», ad esempio: brevetti, software, disegni e modelli e del know-how. Per chi aderisce a questo regime fiscale, sussiste sui redditi derivati dall’uso di opere di ingegno la possibilità di dedurre il 50% delle imposte dirette (IRES/IRAP). Le tipologie di “asset IP” che danno accesso al Patent Box sono le seguenti: Software protetto da copyright; Brevetti industriali, Brevetti invenzioni e invenzioni biotecnologiche, Modelli di utilità; Certificati di specie vegetali; Topografie di prodotto; Disegni e modelli tutelabili a livello giuridico; Informazioni aziendali ed esperienze tecnico-industriali, comprese quelle commerciali; Informazioni scientifiche protette da segreto, giuridicamente tutelabili (il cosiddetto know-how).
Il Know-how è particolarmente importante, infatti, offre una concretissima possibilità di agevolazione a quelle Aziende che per loro modus operandi o per il settore in cui si muovono non possono o non vogliono avere accesso alla brevettazione, ma che oggettivamente hanno un vantaggio competitivo misurabile proprio grazie al fatto che fanno le cose per bene!
Come calcolare il beneficio del Patent Box? Essendo lo sgravio fiscale correlato alla quota di reddito derivante dall’utilizzo degli assets di proprietà industriale della richiedente, si utilizzando diversi criteri empirici per eseguire il calcolo di questa quota di reddito. Ottenuto questo risultato risulta abbastanza facile applicare la formula di base del Patent Box per determinare il potenziale valore netto di sgravio fiscale.
Ci sono, però, da superare degli scalini dovuti all’applicazione dei citati criteri empirici di calcolo. I metodi impiegabili non sono una scienza esatta e la loro corretta applicazione richiede molta cura ed un adeguato tempo di preparazione. Il calcolo dello sgravio, per avere il massimo risultato, deve tener conto, anche, della trasversalità degli “assets IP” sulla maggior parte possibile del fatturato aziendale, nonché della loro complementarietà. Quest’ultima si verifica quando “assets IP” di tipo diverso, ad esempio: brevetti e know-how, concorrono sinergicamente tra loro nel determinare il valore aggiunto, prefigurando fiscalmente, un unico macro-bene immateriale sgravabile fiscalmente
I criteri suddetti rendono un’istanza di Patent Box più semplice qualora si disponga di “asset IP” di tipo registrato e/o depositato, ma questa condizione rischia di ridimensionare il risultato economico ottenibile. Il ricorso al know-how, in genere un asset altamente trasversale e associato a costi significativi, è quindi, la scelta che può assicurare i benefici più significativi e rispetto alla quale i controlli dell’Agenzia sono più stringenti.
E’ pertanto consigliabile predisporre una relazione tecnica descrittiva completa, comprensibile e correlabile con chiarezza ai fattori di costo che, per quanto complessa nella stesura e nella preparazione, è oggi ben accettata dall’Agenzia delle Entrate e risolve spesso complicazioni di calcolo.
A nostro avviso, per ottenere un risultato significativo è indispensabile condurre un’analisi preventiva dell’azienda e adottare un modello organizzativo, operativo e culturale che favorisca l’individuazione, la tracciabilità, la spendibilità e conseguentemente la misurabilità del Know-how.
Federico Cocchi
CEO Strategic Business Service Srl